Neuropsicomotricità
Cos'è la terapia neuropsicomotoria
La terapia neuropsicomotoria nasce dalla terapia psicomotoria classica, ed è strumento di riabilitazione in Neuropsichiatria Infantile.
Secondo gli atti in Gazzetta Ufficiale del 1997 del Ministero Italiano (in merito alle professioni medico-sanitarie) lo scopo primo di questa professione è la salute e il benessere globale del bambino.
Per perseguire tale obiettivo è necessario sostenere il normale e sano sviluppo evolutivo: ciò è possibile favorendo lo sviluppo delle aree evolutive che appaiono deficitarie, disarmoniche o in ritardo.
In un bambino le competenze sono molte: motricità globale, motricità fine, prassie, cognizione, competenze attentive, risorse comunicativo-linguistiche e abilità relazionali.
Difficoltà in una o più aree di funzionamento, anche se lievi, possono generare frustrazioni profonde, disagio e problematiche neuropsichiatriche e/o psicologiche complesse che vanno evitate o contenute nelle loro manifestazioni.
La terapia in se per se è dunque secondaria a un inquadramento preliminare dello stato evolutivo globale del minore; secondariamente verrà poi impostato un progetto di cura e sostegno al bambino e alla sua famiglia.
Occorre infatti non dimenticare che la difficoltà del bambino nasce in un sistema famiglia, che con le sue peculiarità deve essere aiutato a gestire, contenere e affrontare una disarmonia evolutiva.
Secondariamente alla valutazione, con la famiglia viene dunque avviato il processo di cura: le sedute neuropsicomotorie.
Avvalendosi delle nozioni sullo sviluppo del bambino sano e in situazione patologica le sedute possono avere frequenza e setting variabile, ma consistono tutte in sedute di gioco.
La terapista dunque proporrà al bambino i giochi che possono promuovere la sua salute in un contesto relazionale di cura adeguato.
Nel processo terapeutico è poi necessario inserire anche il microsistema scuola in cui il bambino è inserito e, qualora la famiglia lo desideri, gli obiettivi del percorso riabilitativo verranno condivisi e perseguiti con il personale insegnante.
Dott.ssa Maria Laura Larosa
NEUROPSICOMOTRICISTA
FONTI:
- Koupernik, Dailly “Lo sviluppo neuropsicologico nella prima infanzia”; ed. PICCIN, 1981
- Wille, Ambrosini “Manuale di Terapia Psicomotoria dell’età Evolutiva”; ed. Cuzzolin Editore, 2005
- Russo “Il Sintomo e La Sindrome di Maldestrezza”; Psicomotricità, Maggio 2001
- Ajuriaguerra “Tonus et types psycomoteurs-Extrait des Actes du premier congrès internationale de psychologie differentialle”, Fasc. V, 1950
- Le Boulch “Lo sviluppo psicomotorio dalla nascita ai 6 anni”, ed. Armando, 2013
- Pesci “La psicomotricità funzionale”, ed. Armando, 2011
- Pfanner, Marcheschi “Lo sviluppo psicomotorio nel bambino e le sue devianze nel pensiero clinico di G. Bollea”, Psicomotricità, Marzo 2012
- Decreto Ministeriale del 17 Gennaio 1997, G.U. 14 Marzo 1997